FUOCO e ACQUA
tutto ciò che trasforma
Pitta significa “colui che digerisce le cose”. Deriva dalla radice
sanscrita tap, che significa “cuocere”, “riscaldare” o “trasformare”. Il
fuoco non può esistere direttamente nel corpo, ma viene trattenuto nei
liquidi caldi come il sangue e i fluidi digestivi. Per questa ragione,
Pitta contiene un secondo aspetto rappresentato dall’acqua.
Così CHARAKA descrive PITTA:
Quindi questa tipologia ha le caratteristiche proprie degli elementi cui appartiene:
• caldo
• leggermente untuoso
• sottile
• leggero
• fluente
• mobile
• penetrante
• morbido
• liscio
• chiaro
Queste caratteristiche si riflettono sia sulla conformazione fisica che su quella caratteriale.
Funzione dei dosha nell'organismo
Ogni dosha ha uno specifico compito nell'organismo umano e presiede al funzionamento di settori specifici.
Pitta governa:
Pachaka – intestino tenue, stomaco, duodeno
Ranjaka – fegato, milza, stomaco
Sadhaka – cervello (materia grigia), cuore
Alochaka – occhi
Bhrajaka – pelle
Pitta è responsabile di tutte le trasformazioni chimiche e metaboliche del nostro organismo. Non solo digerisce la materia (alimentazione, sostanze ingerite, tossine, tessuti, ecc.), ma anche la “non-materia”, cioè impressioni, immagini, suoni e parole; è quindi alla base della nostra capacità di percepire e comprendere la realtà. Pitta governa quindi le trasformazioni del corpo e della mente sotto forma di digestione e assimilazione a tutti i livelli, dal cibo alle idee. Predomina nel sistema digerente, particolarmente nell’intestino tenue e nel fegato, dove opera il fuoco digestivo. Si trova anche nel sangue e presiede il senso della vista che corrisponde all’elemento fuoco. Pitta è responsabile di tutto il calore e la luce, della percezione sensoriale fino al metabolismo cellulare.
Mentalmente Pitta governa la ragione, l’intelligenza e la comprensione, la facoltà illuminante della mente. Permette alla mente di percepire, giudicare e discriminare.
Caratteristiche del tipo PITTA (Prakruti) Così CHARAKA descrive PITTA:
"...è l'energia cosmica che fa ardere il sole e le stelle, il fuoco gastrico che digerisce gli alimenti, il complesso degli enzimi mitocondriali nelle cellule viventi. Fa si che il cibo sia trasformato in tessuti e in prodotti di scarto. Conferisce temperatuta al corpo e brillantezza alla carnagione. Una sostanza che entra in contatto con il calore muta la temperatura, il suo aspetto, il suo gusto, la sua composizione..."
Quindi questa tipologia ha le caratteristiche proprie degli elementi cui appartiene:
• caldo
• leggermente untuoso
• sottile
• leggero
• fluente
• mobile
• penetrante
• morbido
• liscio
• chiaro
Queste caratteristiche si riflettono sia sulla conformazione fisica che su quella caratteriale.
Funzione dei dosha nell'organismo
Ogni dosha ha uno specifico compito nell'organismo umano e presiede al funzionamento di settori specifici.
Pitta governa:
Pachaka – intestino tenue, stomaco, duodeno
Ranjaka – fegato, milza, stomaco
Sadhaka – cervello (materia grigia), cuore
Alochaka – occhi
Bhrajaka – pelle
Pitta è responsabile di tutte le trasformazioni chimiche e metaboliche del nostro organismo. Non solo digerisce la materia (alimentazione, sostanze ingerite, tossine, tessuti, ecc.), ma anche la “non-materia”, cioè impressioni, immagini, suoni e parole; è quindi alla base della nostra capacità di percepire e comprendere la realtà. Pitta governa quindi le trasformazioni del corpo e della mente sotto forma di digestione e assimilazione a tutti i livelli, dal cibo alle idee. Predomina nel sistema digerente, particolarmente nell’intestino tenue e nel fegato, dove opera il fuoco digestivo. Si trova anche nel sangue e presiede il senso della vista che corrisponde all’elemento fuoco. Pitta è responsabile di tutto il calore e la luce, della percezione sensoriale fino al metabolismo cellulare.
Mentalmente Pitta governa la ragione, l’intelligenza e la comprensione, la facoltà illuminante della mente. Permette alla mente di percepire, giudicare e discriminare.
Fisicamente, i tipi Pitta sono di statura e corporatura media, con muscoli ben sviluppati. La pelle è oleosa, ha un bel colore, ma è soggetta ad acne, eruzioni cutanee e altri disturbi infiammatori e, se esposta al sole, si copre facilmente di macchie. Anche gli occhi si arrossano facilmente, sono sensibili alla luce del sole. Spesso i Pitta devono portare gli occhiali. Hanno labbra regolari e rosse, mani forti e dita regolari, sguardo aggressivo e gesti imponenti. I capelli sono fini e imbiancano o si diradano prematuramente. Generalmente hanno un appetito buono, forte e a volte eccessivo, possono mangiare di tutto senza prendere peso (fino a quarant’anni), sono però soggetti a iperacidità, bruciori di stomaco e possono soffrire di ulcera. Il sonno è di durata media e può essere disturbato soprattutto dai conflitti emotivi; i sogni, in quantità media, possono essere colorati, drammatici o violenti. Gli elementi di scarto del corpo (tipo l’urina) sono generalmente in grande quantità e di colore giallo perché l’eccesso di bile (Pitta) li colora in questo modo; hanno tendenza ad avere feci molli e diarrea. Sudano facilmente. L’energia e la resistenza sono moderate, ma possono facilmente superare se stessi grazie a una forte determinazione che potrebbe anche portarli all’esaurimento. Si stancano facilmente, soprattutto a causa del sole e del calore. I tipi fuoco prediligono il freddo. Hanno una buona circolazione dei fluidi corporei. Le articolazioni tendono ad essere sciolte. I Pitta soffrono molto comunemente di febbri ed infezioni. Tendono ad avere la pressione arteriosa alta.
Fisicamente:
- corporatura media con buona presenza muscolare
- colorito rossastro o giallastro, nei e lentiggini
- capelli biondi o ramati, tendenza alle canizie e alle calvizie
- occhi brillanti e intelligenti spesso grigi, marroni o verdi
- temperatura cutanea alta, tendenza alla traspirazione abbondante
- appetito abbondante e digestione ottima
- evaquazione intestinale una o più volte al giorno
Mentalmente:
- carattere forte, deciso, egocentrico, irritabile, tendente alla collera
- abile nel gestire il denaro
- intelligenza brillante, tende al comando
- intuitivo e acuto
- buon oratore, pungente e pignolo
- sonno anche breve, ma ristoratore
Digestione vigorosa
Normale regolazione del calore e della sete.
Vita eccellente.
Colorito buono, aspetto generale sano.
Coraggio, allegria, sicurezza, intraprendenza
Stimoli intellettuali, mente acuta
Costante attenzione ai valori della verità spirituale, disciplina.
Assimilazione efficiente del cibo.
Squilibri e sintomi (Vikruti)
Un eccesso di Pitta può dare origine a:
- tinta ramata alla pelle, agli occhi, alle unghie, all'urina, al sudore e alle feci
- bruciore diffuso nel corpo, agli occhi e alla pelle, nell'urinare e nel defecare
- formazione di foruncoli ed esantemi
- eccessiva sete ed appetito
- aumento dell'acidità gastrica
- bruciore epigastrico
- irrascibilità, gelosia, tendenza a polemizzare
- può provocare la perdita dei sensi
- rallentamento della digestione e del metabolismo
- abbassamento della temperatura
- flatulenza e gonfiore
- pelle opaca e rigidità del corpo
- stress accompagnato da ira
- collera e risentimento
- problemi incalzanti
- clima troppo caldo e umido
- eccessiva esposizione al sole
- reprimere i sentimenti
- alcolici
- cibi piccanti
- cibi aspri e yogurt
- cipolle crude
- pomodori
- cibi molto salati
- molta carne rossa e molto pesce salato.
STAGIONE PITTA: DA LUGLIO A OTTOBRE
La stagione Pitta è quel periodo dell'anno nel quale gli attributi di Pitta sono prevalenti nell'ambiante. Come sappiamo, le qualità principali di Pitta sono: calore, acutezza, fluidità, bruciore. Durante il periodo estivo, questi valori sono particolarmente vivi nell'atmosfera ed influenzano profondamente anche la nostra fisiologia.
Nelle regioni a clima temperato, come la nostra, la stagione Pitta va approssimativamente dalla metà di giugno alla metà di ottobre. Durante tutto questo periodo il dosha Pitta tende progressivamente ad accumularsi nella fisiologia e causare difficoltà digestive, gastriti e gastroenteriti, problemi cutanei, bruciore urinario, vertigini e debolezza generale.
Durante la stagione estiva, inoltre a causa del clima caldo, il calore interno si disperde ed il potere digestivo (Agni) ne risulta indebolito. Dalla forza della digestione dipende la forza dell'individuo, ragion per cui in generale d'estate, l'energia e la resistenza fisica sono minori rispetto all'inverno e una più oculata gestione delle proprie risorse è necessaria.
CONSIGLI PRATICI
Favorire nell'alimentazione i gusti dolce, amaro ed astringente. Consumare più frutta e verdure fresche. In generale mangiare un po' meno rispetto alle altre stagioni e seguire una dieta che pacifica Pitta.
Assumere più liquidi. Favorire bevande fresche e succhi di frutta fresca. Evitare però i cibi e le bevande ghiacciate, che interferiscono con il fuoco digestivo. Evitare anche le bevande stimolanti ricche di caffeina e gli alcolici, poiché tutte quelle sostanze tendono ad aggravare Pitta.
Astenersi dall'esercisio fisico pesante, specialmente durante le ore calde della giornata. Preferire attività più leggere, come passeggiate a piedi o in bicicletta nelle ore fresche, e sport rinfrescanti come il nuoto.
Evitare di esporsi molto al sole nelle ore calde della giornata. Una esposizione moderata è accettabile nelle prime ore del mattino e verso il tramonto. Molto indicati sono i cosiddetti "bagni di luna". Passeggiare all'aperto sotto i raggi rinfrescanti della luna addolcisce e rilassa mente e corpo.
Favorire tutto ciò che è rinfrescante, come il soggiornare presso giardini, boschi, laghi, il vestire abiti chiari leggeri e freschi, l'uso di aromi rinfrescanti come gelsomino, rosa e sandalo.
La stagione Pitta è quel periodo dell'anno nel quale gli attributi di Pitta sono prevalenti nell'ambiante. Come sappiamo, le qualità principali di Pitta sono: calore, acutezza, fluidità, bruciore. Durante il periodo estivo, questi valori sono particolarmente vivi nell'atmosfera ed influenzano profondamente anche la nostra fisiologia.
Nelle regioni a clima temperato, come la nostra, la stagione Pitta va approssimativamente dalla metà di giugno alla metà di ottobre. Durante tutto questo periodo il dosha Pitta tende progressivamente ad accumularsi nella fisiologia e causare difficoltà digestive, gastriti e gastroenteriti, problemi cutanei, bruciore urinario, vertigini e debolezza generale.
Durante la stagione estiva, inoltre a causa del clima caldo, il calore interno si disperde ed il potere digestivo (Agni) ne risulta indebolito. Dalla forza della digestione dipende la forza dell'individuo, ragion per cui in generale d'estate, l'energia e la resistenza fisica sono minori rispetto all'inverno e una più oculata gestione delle proprie risorse è necessaria.
CONSIGLI PRATICI
Favorire nell'alimentazione i gusti dolce, amaro ed astringente. Consumare più frutta e verdure fresche. In generale mangiare un po' meno rispetto alle altre stagioni e seguire una dieta che pacifica Pitta.
Assumere più liquidi. Favorire bevande fresche e succhi di frutta fresca. Evitare però i cibi e le bevande ghiacciate, che interferiscono con il fuoco digestivo. Evitare anche le bevande stimolanti ricche di caffeina e gli alcolici, poiché tutte quelle sostanze tendono ad aggravare Pitta.
Astenersi dall'esercisio fisico pesante, specialmente durante le ore calde della giornata. Preferire attività più leggere, come passeggiate a piedi o in bicicletta nelle ore fresche, e sport rinfrescanti come il nuoto.
Evitare di esporsi molto al sole nelle ore calde della giornata. Una esposizione moderata è accettabile nelle prime ore del mattino e verso il tramonto. Molto indicati sono i cosiddetti "bagni di luna". Passeggiare all'aperto sotto i raggi rinfrescanti della luna addolcisce e rilassa mente e corpo.
Favorire tutto ciò che è rinfrescante, come il soggiornare presso giardini, boschi, laghi, il vestire abiti chiari leggeri e freschi, l'uso di aromi rinfrescanti come gelsomino, rosa e sandalo.
Cosa fare per riequilibrare Pitta
- Stare al fresco.
- Ricevere un massaggio regolare almeno una volta al mese, praticato da professionista che abbia qualità di esperienza e amorevolezza.
- Vivere il massaggio come occasione di rilassamento per equilibrare la
vita intensa. In quanto sono restii a prendersi cura di sè.
Evitare l'eccesso di calore, vapore e umidità. - Evitare l'eccesso di oli, cibi fritti, di caffeina, di sale, d'alcol, di carni rosse e di spezie piccanti.
- Aumentare l'uso di frutta fresca e verdure.
- Apprezzare molto il latte, formaggi freschi tipo ricotta e cereali.
- Aumentare i gusti dolci, amari e astringenti nelle vostre scelte alimentari.
- Stare molto all'aria fresca.
- Aggiungere un risciacquo fresco dopo la doccia.
- Avere fede nei vostri sentimenti ed esprimerli.
I 5 SUB-DOSHA PITTA
ALOCHAKA PITTA
(che permette la visione) è localizzato negli occhi ed è responsabile della percezione visiva.
Sintomi di Squilibrio: malattie degli occhi, problemi alla vista, occhi rossi e irritati, rabbia.
Il bagno di Ghee agli occhi, Netra Tarpana o Netra Vasti, è il miglior rimedio per questo Subdosha.
SHADHAKA PITTA
(che porta realizzazione) ha sede negli emisferi cerebrali, ma secondo l’antica Tradizione Ayurveda è concentrato nel cuore dove è considerata essere la sede della coscienza. È responsabile delle funzioni discriminative ed intellettive. È il fuoco dell’intelletto che permette il metabolismo dell’attività mentale e crea contentezza e fiducia in se stessi.
Sintomi di Squilibrio: attacchi di cuore, indecisione, disturbi emotivi, rabbia, tristezza, smemoratezza.
PACHAKA PITTA
(che cuoce) ha sede nel tratto digestivo, responsabile della digestione e dell’assimilazione del cibo. Pachaka si manifesta sotto forma di acidi dello stomaco ed enzimi del pancreas.
Questa è la sede principale di Pitta dove tende ad accumularsi e a causare problemi.
Sintomi di Squilibrio: ulcera, bruciore di stomaco, indigestione, assuefazione, desideri insaziabili.
RANJAKA PITTA
(che colora) ha sede nel fegato, nel pancreas e nella milza. Nel fegato è sotto forma di bile e nella milza sovrintende alla produzione dei globuli rossi. È responsabile della produzione degli ormoni pancreatici e brucia le tossine che si sono accumulate nel sangue. Ranjaka Pitta è associato anche alle funzioni del fegato.
Sintomi di Squilibrio: rabbia, ostilità, infiammazioni della pelle, disturbi del fegato, itterizia, malattie del sangue, anemia, bassa pressione sanguigna.
BRAJAKA PITTA
(che dà lustro) è localizzato nella pelle. Quando è in equilibrio la pelle è luminosa e radiosa, quando è aggravato produce arrossamenti e irritazioni. Brajaka è collegato alla capacità di essere consapevoli dei sentimenti altrui.
Sintomi di Squilibrio: acne, pustole, eruzioni cutanee, tutti i disturbi della pelle.
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