venerdì 31 maggio 2013

Gli Oleoliti

L' oleolito non è altro che il risultato di una macerazione di una o più piante in un olio vegetale.
La maggior parte dei composti presenti nelle piante è liposolubile , quindi estraibili con l'olio .
I rimanenti composti si possono estrarre con alcool etilico (soluzioni idroalcoliche) .
Gli oleoliti sono ottimi per carpire tutte quelle sostanze che la natura può offrirci, in un modo semplice ed economico. 

Ideali come olii da massaggio o come ingredienti per unguenti e creme corpo e viso. 

Oli Vegetali che possiamo usare:

Olio di Mandorle dolci (Prunus Amygdalus dulcis) : è un olio leggero ma nutriente e soprattutto economico , ideale per fare gli oleoliti.
Usato da sempre per le sue proprietà emollienti , ha l'unico difetto di emanare subito un forte odore acre quando irrancidisce (per questo motivo si consiglia di pulire bene i contenitori da eventuali gocciolamenti / perdite)

Olio di Jojoba
( Simmondsia chinensis ) : quest'olio in realtà è una cera liquida , è molto resistente all'irrancidimento e penetra più in profondità nella pelle rispetto agli altri oli.
Per questo si consiglia di usarlo puro, o diluito con un altro olio, per gli oleoliti curativi .
Vista la sua grande resistenza all'ossidazione può essere aggiunto ad ogni oleolito. ( quantità : 1/3 o 1/4 ) .
Idratante , nutriente e tonificante.

Olio di Girasole (Helianthus annuus): olio molto simile alle all'olio di mandorle dolci ma leggermente più resistente all'ossidazione , o meglio , è meno maleodorante quando irrancidisce.

Olio di crusca di Riso
: la presenza del gamma Orizanolo, un fitosterolo presente nel riso, dovrebbe garantire una maggiore resistenza all' ossidazione e in ogni caso c'è una certa quantità di tocoferolo che lo preserva.

Altri oli vegetali.
La natura ci offre altri oli molto buoni e utili per la nostra epidermide... Tra i tanti ricordiamo:
Olio di nocciolo di albicocca: olio molto ricco e nutriente, ideale per pelli secche e/o mature.
Olio di Rosa Mosqueta: simile a quello di albicocca, ma più nobile (e anche costoso !). Ha elevati livelli di acido linoleico, linolenico e oleico e vitamina C, oltre a piccole quantità di acido trans-retinoico che insieme stimolano la rigenerazione dei tessuti.
Olio di Sesamo: ideale per le pelli grasse .
Nb: questi ultimi hanno una caratteristica particolare... Il loro odore può alterare, a seconda dei casi, il profumo naturale di alcuni oleoliti...

Ovviamente, non per ultimo, c'è il classico olio di Oliva, da sempre usato nella tradizione! Sufficientemente resistente all'ossidazione, ha un odore alimentare piuttosto marcato, ma grandi proprietà cosmetiche.
Per quanto riguarda tutti gli altri oli che non sono stati citati, non c'è problema.. se sono di vostro gradimento si possono usare.  


Piante che possiamo usare:
La scelta della pianta (droga) è fondamentale per fare un buon oleolito.
Spesso si tende ad usare la pianta secca in quanto si risolve il problema dell'acqua , presente naturalmente nelle piante fresche, che tende a dar problemi di conservazione dell'olio, facendolo irrancidire .
Ci sono casi però in cui è necessario usare piante fresche (vedi oleolito di Iperico, Melissa e Arnica)
Prima di usare una pianta è bene documentarsi, sia per conoscere le varie proprietà, sia per sapere se ci sono eventuali problemi di utilizzo a livello topico (es: l'olio di arnica non dovrebbe essere usato su pelli sensibili) 


- Achillea
- Alloro
- Arnica
- Basilico
- Calendula: momilla
- Cannella
- Carota
- Cipresso
- Chiodi di Garofano
- Curcuma 
- Dente di Leone
- Edera
- Elicriso
- Erica
- Eucalipto
- Fiori d'Arancio
- Foglia di Olivo
- Geranio
- Giglio Bianco
- Ginepro 
- Ginkgo Giloba
- Hamamelis
- Iperico 
- Ippocastano
- Issopo
- Iris
- Limone
- Lavanda
- Lampone
- Luppolo
- Maggiorana
- Menta
- Origano
- Peperoncino 
- Pino
- Thè Verde
- Timo
- Verbena
- Vaniglia
- Rosa
- Rosmarino
- Salvia
- Santoreggia
- Passiflora
- Zenzero


NB: Non tutte le piante sono adatte all'estrazione in olio; informarsi prima se quella che avete in mente lo è!

Preparazione

Non è necessario avere una ricetta specifica (con quantità o altro) .
Basta avere olio vegetale e pianta quanto basta.

Prendere un vasetto con chiusura ermetica pulito e asciutto (vasetto marmellata, miele) e riempirlo di droga. Prender l'olio e coprire interamente la pianta, in modo che nessuna parte di essa fuoriesca dall'olio .
Se è possibile utilizzare tutta la superficie interna del recipiente in modo che non rimanga dell' aria all' interno di esso. ( ma questo non è vincolante per la buona riuscita).


1) Digestione tradizionale

Una volta preparato il tutto, si lascia a riposare per una 40ina di giorni in un luogo buio e asciutto (es: in un mobile o in uno sgabuzzzino).
Almeno 2 volte a settimana bisogna agitare il recipiente o prendere un cucchiaio pulito e asciutto e mescolare. Ricordarsi di richiudere bene il recipiente.


2) Digestione "a calore" (solare o bagnomaria)

E' un metodo più sbrigativo ma richiede un pò più di attenzione.

Nb: bisogna usare questo metodo se si decide di fare un O. con pianta fresca !!!!!!!

Si riempie il contenitore con droga e olio come sopraccitato, poi al posto di metterlo al buio lo si lascia al sole (di giorno) e al buio appena il sole va via dalla nostra postazione . In questo caso il recipiente deve essere almeno di vetro scuro o bisogna coprirlo con della stagnola, in modo che il sole non vada a contatto diretto con l'olio. Questo metodo richiede una 15ina di giorni , perchè attraverso il calore del sole l'estrazione dei principi vegetali avviene con maggior rapidità.
E' più rischioso per la salute del nostro oleolito, in quanto il sole/calore velocizza il processo di ossidazione dell' olio.
Se durante il procedimento avvertite che il vostro olio sta per irrancidire sospendete la macerazione e passate subito al filtraggio... Certo, non avrete estratto una grossa quantità di attivi , ma almeno quel poco che si è riuscito ad estrarre è salvo !

A bagnomaria: si prende il nostro olio+pianta e lo si immerge per un 3 ore in acqua calda, meglio se a fuoco lentissimo. Per ottenere un oleolito più ricco, ripetere più volte l' operazione con della nuova droga.

Nb: Oleolito di pianta fresca: l'eventuale acqua presente nelle piante andrà a depositarsi sul fondo del recipiente.. in questo caso filtrare il tutto senza far cadere l' acqua. Depositi sul fondo di materiale polveroso o altro (polline ..) son processi normali, perciò non temete !


Filtraggio

Una volta finita la digestione (qualunque essa sia) si passa a filtrare il nostro preparato.

Ci sono 2 filtraggi :

1 ) prendo un altro vasetto pulito e faccio colare l' olio. Se cade qualche residuo o altro, non temete...
Una volta finito prendo la pianta e prima di buttarla la pesto bene , con molta forza per cercare di far uscire più olio possibile ( quello sarà l' olio migliore, perchè è stato assorbito dalla pianta).
Una volta versato il tutto, chiudo bene il mio nuovo vasetto e tengo a riposo per 1 o 2 giorni ...
Poi passo al secondo filtraggio.

2 ) prendere il vasetto e filtrarlo nuovamente ma questa volta con un filtro da caffè o un panno pulito .
Qualunque eventuale deposito va filtrato con attenzione , cercando di non farlo passare !

Il vostro oleolito è pronto.


Conservazione

Qualsiasi olio può ossidarsi e rancidire. Per questo è possibile inserire nei nostri oleoliti delle sostanze antiossidanti, in grado di preservare il più possibile il nostro olio dagli stress ossidativi. NB: NON è obbligatorio utilizzare dell'antiossidante; il nostro oleolito, se fatto e conservato con criterio, dura parecchio anche senza l'ausilio di questo.

Ecco alcune sostanze antiossidanti utilizzabili nei nostri oleoliti:

Olio di Jojoba : come abbiamo detto prima può aiutare la conservazione dell'olio ( PS: NON è un conservante!) Se non è già stato utilizzato nell' O., metterne almeno 1/3 o 1/4.

Tocoferile acetato o Tocoferolo: la Vit. E è un ottimo antiossidante. Di tocoferile acetato ne servirà una buona dose, anche un 5%. Essendo in forma acetata, non riesce a svolgere in pieno la sua funzione antiossidante, in quanto la vit. E è "intrappolata" dalla base acetata; ecco perchè occorre abbondare se si vuole avere un minimo effetto preservante. E' ottimo anche sulla pelle quindi va benissimo nel nostro preparato. Di tocoferolo, invece, ne basta pochissimo, lo 0.25%, ma se ne mettete di più tanto di guadagnato per l'epidermide.

Aperoxid : composto formato da lecitina , acido ascorbico , acido citrico , tocoferolo.
Usarne pochissimo. Ne basta una punta di stuzzicadenti x un 100 ml di O. ( 0.1-0.5% )

Rametto di Rosmarino : utile per la conservazione dell' O. L' unico problema è che rilascia l' aroma , compromettendo il profumo del nostro O.

Con o senza antiossidante è difficile stimare quanto possa durare un oleolito.
In media se conservato e fatto bene può durare anche un bel paio d'anni.
Un metodo semplice per capire se il nostro oleolito è ancora buono è l'odore. Se il suo profumo/odore tende a svanire o a virare a cattivi odori, vuol dire che ci sta abbandonando...


Aggiunta di Oli essenziali

E' possibile aggiungere qualche OE per profumare ulteriormente il nostro O. o per dargli maggiori proprietà.
NB: Prima di usare qualsiasi oe è bene documentarsi sul loro utilizzo!
Gli oe si maneggiano con cura e alcuni di loro, usati sconsideratamente, possono essere nocivi , perciò prestare la massima attenzione !!!!!!

Ci sono alcuni libri con alcune ricette con degli oe.. Spesso in queste compare il termine "parte" Es: ricetta XY = 1 parte di X e 3 di Y .
Come calcolare queste quantità :
Partendo dal presupposto che 1ml di oe corrisponde + o meno a 20-25 gocce di OE e che in media le quantità di un OE sono :
0.5 - 1.5 % su 100ml di olio - per un olio corpo ( estetico )
1.5 - 3 % su 100ml di olio - per un olio curativo

Poniamo che sia un olio tra il curativo e l' estetico , quindi facciamo che la quantità massima di tutti gli oe è di 1.5%

Es; Ricetta ABC
3 parti di A
2 parti di B
1 parte di C

3+2+1 = 6 ( totale di parti )

1.5 : 6 = 0.25

0.25 lo moltiplico x3 , x2 e x1 > 0.75 , 0.50 , 0.25 ( se si sommano queste 3 cifre si ottiene l' intera quantità di oe che si può utilizzare , ovvero , 1.5. )
Quindi avremo

0.75 di A ( 0.75x20-25 ) = 15-18 gocce di oe A
0.50 di B ( 0.50x20-25 ) = 10-12 gocce di oe B
0.25 di C ( 0.25x20-25 ) = 5-6 gocce di oe C

Per la semplice profumazione bastano molte meno gocce di oe, e in questo caso il naso è un buon giudice. 


 


Fonti:
Angolo di Lola
Arcadia 

lunedì 20 maggio 2013

OE di Abete Bianco


Olio essenziale di Abete Bianco
(Abies Alba

Nota di Base


AROMATERAPIA: 

Svolge un'azione antidepressiva, conferendo forza interiore nelle difficoltà, quando la visione del proprio cammino è buia o offuscata e si dubita di poter proseguire. Questa essenza è anche un rimedio tonico e stimolante, in quanto aumenta l'energia positiva; aiuta a sentirsi più forti e protetti in situazioni o con persone ostili.


   Armonizzazioni con altri oli essenziali:
Betulla, Rosa canina (rinofaringiti recipanti), Sequoia gigantea (osteoporosi), Quercus peduncolata (enuresi notturna).
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FAMIGLIA: Conifere

NOMI COMUNI:
Abies alba
 
PROVIENIENZA:
America ed Europa settentrionale

PROFUMO: profumo dolce, fresco, balsamico

PRINCIPI ATTIVI:

l’olio estratto da aghi e ramoscelli giovani contiene santene, pinene, limonene, acetato di bomile, aldeide laurica ecc. l’olio estratto dai coni contiene pinene, limonene, borneolo, acetato di bomile, e altri. 
 
LA PIANTA:
L'abete bianco è un albero sempreverde, presente nei boschi e nelle regioni montuose dell'Europa centrale, dai Pirenei, attraverso le Alpi, alle montagne dei Balcani raggiunge un'altezza di circa 50 metri. La chioma, di colore verde-blu cupo, ha forma piramidale negli esemplari giovani, mentre negli adulti (dopo i 60-80 anni) si forma un appiattimento, definito "nido di cicogna", in quanto la punta principale ferma la crescita e i rami sottostanti continuano a svilupparsi fino a formare una specie di conca.
La corteccia, negli esemplari giovani, è liscia, ha un colore bianco-grigio argenteo e presenta delle piccole sacche resinose che, se premute, diffondono odore di trementina. Le foglie sono persistenti (8-10 anni) e costituite da aghi appiattiti, rigidi e inseriti sui rami secondo una disposizione a pettine hanno la punta arrotondata non pungente e i margini lisci. Altra caratteristica tipica di questa specie sono i rametti coperti da sottili peli di colore bruno chiaro. Le strutture comunemente chiamate "pigne" derivano dai coni femminili che possono lignificare e rimanere sui rami. Sono quasi cilindrici, si trovano soprattutto nella parte superiore della chioma e, a differenza dell'abete rosso, sono rivolti verso l'alto. Formati da squame fitte con brattee sporgenti dentate che proteggono i semi all'interno, gli strobili sono lunghi dai 10 ai 18 cm e larghi 3–5 cm; inizialmente di colore verde, diventano rosso-bruno quando giunti a maturità.
L'OE si estrae a vapore da aghi, rametti e coni.
Tutti gli oli essenziali distillati dai ramoscelli e dagli aghi delle conifere (Abies, Larix, Picea, Tsuga, Pinus) vengono chiamati solitamente oli di aghi d'abete.
I prodotti dell'abete sono molto sfruttati in Europa per i suoi aromi intensi e le proprietà antireumatiche e febbrifughe inoltre lo si usa nel trattamento dei disturbi respiratori.
Se utilizzato nei massaggi ha il potere di riscaldare la zona dolorante. 

L'albero di abete bianco era la fonte di "Trementina di Strasburgo”, come descritto dal medico e botanico francese Pierre Belon nel suo De Arboribus coniferis, scritto nel 1553, ed è segnalato anche nella Farmacopea di Londra sin dal 1788. La sua produzione è trattata nella celebre opera dedicata alle tecniche di distillazione, la Liber De Arte Distillandi, scritta dal medico di Strasburgo Hieronymus Braunschweig. La Trementina è il prodotto più importante ricavato dall’abete bianco.


PIANETA GOVERNATORE: ---

CHAKRA di riferimento: primo e terzo
  
PROPRIETÀ :
  • RIEQUILIBRANTE 
  • BALSAMICO
  • ANALGESICO
  • ANTINFIAMMATORIO
  • DISTENSIVO
  • ANTISPASMODICO 
  • ESPETTORANTE
  • aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale
FA BENE IN CASO DI....
  • Tosse e Muco
  • Raffreddore e Sinusite 
  • Febbre e Influenza
  • Artrosi
  • Artrite
  • Sciatica
  • Cervicale
  • Reumatismi
  • Gonfiori 
  • Crampi 
  • per via orale è utile per dolori gastrici e intestinali, per digestione difficile
CONSIGLI X L'USO:
  • Diffusione ambientale: 1 gc di OE di Abete Bianco, per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni in presenza di fumo, cattivi odori e di aria stagnante, oltre che nei locali in cui soggiornino delle persone malate.
  • Pomata balsamica e antireumatica: 10 gc in una crema neutra, mescolare e massaggiare sul petto, tre volte al giorno, coprendo con un panno caldo di lana, presenza di bronchite e congestione delle vie nasali; oppure massaggiata sulle parti doloranti in caso di mal di schiena, cervicalgia, dolori, stiramenti muscolari.
  • Bagno distensivo: 10 gc nell’acqua della vasca, emulsionare agitando forte l’acqua, quindi immergersi per 10 minuti per usufruire dell’azione antinfiammatoria sul sistema osteoarticolare, gonfiori agli arti inferiori
  • x Mal di gola: Assunzione orale: aggiungere a mezzo cucchiaino di propoli 1 goccia di essenza di abete bianco e 1 di lavanda. Prendere 2 volte al giorno.
  • x Reumatismi: Massaggi: miscelare in 50 ml di olio di mandorle dolci o di oliva 20 gocce di essenza di abete bianco e 20 di rosmarino o origano. Con una piccola quantità di miscela massaggiare delicatamente le parti colpite, favorendo l'assorbimento. Eseguire il trattamento anche 1 volta al giorno.
CONTROINDICAZIONI
L'olio essenziale di abete bianco è controindicato in gravidanza, allattamento e in donne iperestrogeniche. Ad alte concentrazioni può dare luogo ad effetti di sensibilizzazione. Si consiglia di evitarne l'uso esterno qualora siano presenti delle irritazioni cutanee. Come per ogni altro olio essenziale, anche per quello di abete bianco consigliamo di consultare un erborista, prima dell’utilizzo, in modo da sfruttarne in maniera completa e sicura i numerosi benefici.




Un MASSAGGIO con L'OLIO ESSENZIALE DI 
ABETE BIANCO
quindi...
- Riscalda
- Fa bene ai muscoli



Tradizione Celtica per l’ Abete Bianco (da http://www.inerboristeria.com)
  • Albero del giorno nel Solstizio d'Inverno
  • Nome latino: Abies alba.
  • Nome celtico: Ailim (pronuncia: Ahl 'em).
  • Nomi comuni e/i folkloristici: Abete bianco comune, Abete di Galaad, Balsam Fir, American Silver Fir.
  • Parti usate: Aghi, legno, linfa.
  • Utilizzo di erbe: l'abete bianco è uno degli alberi più originari dell'Europa, che a volte supera i 160 metri di altezza. Il legno dell’abete bianco è molto bello ed è spesso usato nella produzione di strumenti musicali. La linfa dalla abete bianco può essere raccolta ed utilizzata in un olio di trementina come l'olio, un liquido giallo pallido e trasparente come l’acqua se messo controluce, con un profumo fresco e molto piacevole. Si tratta di un diuretico e stimola le mucose, se assunta in piccole dosi. In dosi più grandi è purgativa, e può causare nausea. L'olio ha anche altri usi, come nei profumi e negli oli essenziali che possono essere aggiunti all’acqua del bagno e nei prodotti di bellezza.
  • Storia Magica: l'abete bianco è associato alla luna e al pianeta Giove. I suoi colori sono il blu pezzato e la luce tenue. I suoi uccelli sono l'aquila, la pavoncella e la vacca rossa. Le sue pietre sono tormalina e ambra - una resina associata alla donna. Questo albero appartiene alla triplice Dea nella tradizione celtica, che presiede l’apprendimento, la scelta e il progresso. L'albero è sacro per molte dee: Artemide (la dea greca del parto), Diana e Druantia. E 'anche sacro agli dei Osiride e Attis, che sono stati imprigionati in alberi di Pino.
  • Utilizzo Magico: l'abete bianco è albero magico associato ad intuizione, crescita, protezione, cambiamento, rinascita femminile, e nascita. L'abete bianco e il tasso sono in piedi l’uno accanto all'altro nel cerchio dell'anno e il loro fogliame è quasi identico. Tuttavia, il tasso è conosciuto come l'albero della morte e l'abete bianco è l'albero della nascita o rinascita. L'abete bianco era un albero sacro ai Druidi. Il legno di abete bianco è usato per mutare forma ed è la magia che coinvolge il cambiamento, in quanto offre una chiara percezione del presente e del futuro. I trucioli di legno sono talvolta usati come incenso e il legno può essere utilizzato nella costruzione di strumenti musicali magici. I suoi rami possono essere utilizzati come decorazioni nella celebrazione della festa celtica di Yule, ma anche come corone di fiori o ghirlande, che, poste sui muri delle case, offriranno protezione per la casa e i suoi occupanti.

venerdì 3 maggio 2013

OE: Zanzare e Altri Insetti


Benvenuta primavera...e benvenute (o quasi...) ZANZARE!!!!
Nella mia zona (ferrarese) le zanzare d'estate sono un incubo...consumiamo bottigliette su bottigliette di spray antizanzare...che a volte non conta neppure!
Che ne dite allora quest'anno di provare dei rimedi naturali????
Alcune piante e gli OE che da queste si estraggono possono essere un valido rimedio contro questi fastidiosissimi insetti.
Numerose piante generano infatti dei profumi per attirare gli insetti per farli partecipare all’impollinazione, ma altre al contrario producono sostanze aromatiche per allontanarli: veri e propri insetto-repellenti e persino insetticidi capaci di disturbare il loro sistema nervoso o i loro processi enzimatici.
 Si tratta degli oli essenziali,  sostanze aromatiche prodotte dal metabolismo della pianta che si trovano sotto forma di minuscole goccioline nelle foglie, resine, rami, legno, fiori, radici, buccia e che poi vengono estratti dalla pianta fresca generalmente con la tecnica della distillazione in corrente di vapore. 
Gli oli essenziali interferiscono con gli organi sensoriali degli insetti tramite messaggi chimici. Mandando in tilt il loro “radar” le zanzare non riescono più a trovare il loro obiettivo…cioè noi, che così possiamo goderci delle belle serate senza preoccuparci di intossicarci!   

Quali sono gli OE ANTIZANZARE????
c'è anche un olio vegetale formidabile contro le zanzare: l'olio di NEEM

CONSIGLI x tenere lontano le zanzare:

PER IL CORPO:
Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate e possono essere irritanti se usate pure, quindi è bene sempre diluirle in una sostanza grassa o idroalcolica.
Possono essere aggiunti in un olio vegetale (mandorle o avocado) in una percentuale massima del 7-8% (se le vostre zanzare non sono molto aggressive o se pensate di usare l’olio anche sui bambini è possibile diminuire la quantità di oli essenziali, già usandoli in concentrazione del  5% si ottengono buoni risultati.)
Gli oli essenziali si possono anche aggiungere in una crema base o essere utilizzati in una soluzione idroalcolica per fare in casa degli spruzzini antizanzare. La loro efficacia è meno durevole nel tempo (sono più volatili) ma sicuramente sono molto pratici!

Attenzione!! Gli oli essenziali sono naturali ma non per questo innocui. Evitare il contatto con gli occhi e le mucose e non applicare in caso di esposizione al sole, possono essere foto sensibilizzanti. 

CREMA ALLA CITRONELLA
20 gocce di OE di Citronella in 100 ml. di crema idratante. Mescolare a lungo e accuratamente e usare questa crema sulla pelle durante le sere d’estate, per tenere lontano le zanzare.

LATTE PER IL CORPO AL GERANIO
40 gocce di OE di Geranio in 100 ml. di latte per il corpo. Emulsionare e massaggiare questo efficace preparato per tenere lontane le zanzare. 

OLIO ALLA LAVANDA
3/4 gocce di OE di Lavanda in 30 ml di olio vegetale da cospargere sulla pelle. 

SPRAY PER IL CORPO 1
4 gocce ciascuno di OE di Lavanda, Timo e Menta Piperita
8 gocce ciascuno di OE di Citronella e Lemongrass
miscelare e unire 5 gocce in un cucchiaio di amamelide, alcol o vodka e 4 cucchiai di acqua. Spruzzare sul corpo.   

OLIO ANTIZANZARE
40 ml di olio di mandorle dolci
40 ml di olio di oliva
7 gocce OE di tea tree
5 gocceOE di lavanda
5 gocce OE di cipresso
3 gocce OE di eucalipto
miscelare insieme gli oli di mandorle e di oliva e mescolare bene. Unire gli oli essenziali ( da misurare e miscelare prima). Versare in un boccettino di vetro scuro.

SPRAY PER IL CORPO 2
80 ml di acqua distillata
20 ml di alcool
15 gocce di OE di tea tree
15 gocce di OE di geranio
15 gocce di OE di lavanda
5 gocce di OE di menta
Preparazione: In un contenitore spray versare l’alcool, aggiungere gli oli essenziali e infine l’acqua. Chiudere il contenitore e agitare con forza in modo da emulsionare il mix antizanzare.
Uso: applicare l’antizanzare naturale sulle zone di pelle scoperta e vaporizzalo nell’aria per tenere lontane le zanzare. Il consiglio è di farne uno per i bambini, con una percentuale più bassa di oli essenziali, in modo che non sia troppo aggressivo.

OLIO ALLA CITRONELLA o GERANIO
20 gocce di OE di Citronella da diluire in 100 ml di olio vegetale. Come vettore vegetale suggerisco il jojoba, che è anche idratante e non unge eccessivamente. In alternativa si può utilizzare del burro di karitè per preparare una crema antizanzare a prova di bomba.Quanto detto per l'OE di citronella vale anche per l'OE di geranio con la differenza che in questo caso le gocce da utilizzare per 100 ml di olio vegetale saranno 30.
  

PER L'AMBIENTE
E’ possibile utilizzarne qualche goccia nei brucia essenze, creare in casa delle candele aromatizzate a base di cera d’api oppure creare degli spruzzini antizanzare. Basterà inserire in acqua una miscela di oli essenziali in concentrazione del 3%, agitare bene prima di ogni utilizzo e avrete fabbricato un ottimo antidoto antipuntura da spruzzare vicino al letto o alle finestre. E non solo..è anche ottimo per allontanare pulcioni e afidi da rose e fiori!

SPRAY X L'AMBIENTE:
100 ml di acqua
10 ml di alcool
35 gocce di oli essenziali (a scelta)
Spruzzare settimanalmente nell’acqua dei tombini situati all’interno della proprietà privata e in ogni altro luogo di possibile deposizione.

DIFFUSORE X AMBIENTE
Versare 10 gocce dell'essenza scelta nel diffusore di essenze o in un vasetto in terracotta aggiungendo qualche goccia d'acqua per evitare una evaporazione troppo rapida.
Nelle camere da letto è bene accendere diffusori e candele circa un'ora prima di andare a letto, ricordando di spegnerli poi al momento di coricarsi perché l'aroma forte non disturbi il sonno.

IL DOPO PUNTURA
Ovviamente non è possibile pensare di non essere mai punti da zanzare...e quel fastidiosissimo prurito che ti perseguita lo dobbiamo almeno una volta provare.
Gli OE ti possono essere d'aiuto anche per questo...per alleviare il tuo tormento!!!
  • LAVANDA : applicare 1 o 2 gocce direttamente sulla zona interessata e in pochi minuti si avvertirà il beneficio.
  • TEA TREE :  potente antisettico, antibiotico e cicatrizzante è validissimo in caso di puntura e si può applicare puro, simile alla lavanda ma certamente più aggressivo, indicato per gli adulti. 
In caso di punture diffuse in ampie zone del corpo consiglio di fare un bel bagno con gli OE.
Oltre a quelli già citati consiglio Cajeput, Melissa, Niaouli ed Eucalipto.
Anche il gel di Aloe Vera, l'olio di Neem o l'oleolito di Calendula applicati direttamente su ponfo possono aiutare a calmare il prurito e bruciore in pochissimi minuti.
Sconsiglio l'utilizzo di qualsiasi OE a base di agrumi (limone, arancio, mandarino, bergamotto, neroli) a causa del notevole effetto fotosensibilizzante.


ALTRI INSETTI
Oltre alle Zanzare, all'aria aperta possiamo imbatterci in punture di altri insetti.
Vediamo insieme come curarle: 

PUNTURE DI API e VESPE
Purtroppo a livello preventivo si può fare poco a differenza delle punture di insetti, su cui si può agire con OE ad azione repellente. Quando si viene punti da un’ape o da una vespa la prima cosa da fare è estrarre il pungiglione per fermare l'emissione del veleno e bloccarne la diffusione con del ghiaccio. Di seguito altri rimedi per le punture di api:
  • Argilla: mischiare un pò di saliva e di argilla e applicare l’impasto sulla zona della puntura ed aspettare che si asciughi. Questo è probabilmente il rimedio più veloce e efficace contro le punture d'api, in caso di urgenza e in mancanza di altri ingredienti. Dentro l'impasto dell'argilla dal potente potere assorbente, può essere aggiunto del succo di limone o un po' d'aceto. Questo rimedio neutralizza il veleno, allevia il dolore e il rossore.
  • Oleolito di Arnica: una volta estratto il pungiglione ed assorbito il veleno con l'argilla si potrà massaggiare la zona con l'olio di arnica dalle proprietà antinfiammatorie e analgesiche, riducendo rapidamente il gonfiore e il dolore.
  • OE di Lavanda: ha proprietà antinfiammatorie e apporta perciò sollievo in caso di punture di insetti e quelle provocate da api.
  • Alleviano il dolore anche gli OE di Cannella e Camomilla
PER QUALSIASI ALTRA PUNTURA (ragni, serpenti, calabroni, meduse, scorpioni ecc...) si consiglia sempre Lavanda, Calendula e Basilico (che neutralizza le tossine).