mercoledì 29 ottobre 2014

OE di Incenso


Olio Essenziale di Incenso
(Boswelia carterii - Burseracee)
 
Nota di Base: Profumo caldo soave, aromatico, caldo con note legnose


AROMATERAPIA: 
Dona saggezza, aiuta coloro che soffrono di paure vaghe, inspiegabili, legate all'ignoto.
Aiuta coloro che soffrono di ansia e nervosismo per precognizioni.
Aiuta chi soffre di disturbi del sonno e di sonnambulismo.
Da coraggio e fiducia, apre la mente a concetti spirituali.
 
 Armonizzazioni con altri oli essenziali:
Basilico, cannella (legno), geranio, lavanda vera, neroli, pino mugo siberiano, pino silvestre, sandalo india (legno), chiodi di garofano, ylang-ylang

FAMIGLIA: Burseracee

NOMI COMUNI: Olibano, gomma incenso, thus, boswellia sacra. Weihrauchoel, oil of frankincense, essence d’encens.
 
PROVIENIENZA: L’incenso è originario della zona del Mar Rosso, cresce spontaneo nell’Arabia sud-orientale ed in Somalia. Queste zone sono le maggiori produttrici della resina, la quale viene poi distillata prevalentemente in Europa.


PRINCIPI ATTIVI: Alfa-pinene (oltre il 25%), limonene, mircene, alfa-timene, sabinene, cariofillene, delta-3-carene.

PARTE UTILIZZATA: Resina e frammenti di corteccia.

METODO DI ESTRAZIONE: L’olio essenziale di incenso si estrae per distillazione in corrente di vapore.

LA PIANTA: L’incenso si estrae da numerose varianti del genere Boswellia. Tutte queste piante sono di dimensioni ridotte con arbusti ricchi di foglie pennate e fiori di colore bianco o rosa. Producono una oleoresina gommosa che si raccoglie in piccoli bacini interni alla pianta stessa, riforniti dai condotti schizogeni. Questa secrezione si raccoglie praticando delle incisioni nella corteccia, dalla quale ne essuda una emulsione bianca che forma poi delle lacrime o gocce giallastre. Le lacrime vengono in seguito raccolte dal tronco o da terra. La raccolta si effettua durante tutto l’anno, escluso il periodo delle piogge che va da giugno a settembre. L’incenso viene diviso in tre categorie a seconda della qualità e dell’utilizzo. La prima categoria è costituita da lacrime selezionate di colore bianco destinate per le fumigazioni ad uso religioso. La seconda categoria è caratterizzata da lacrime rossastre e bianche contenenti qualche impurità come particelle di corteccia, la terza, invece, è costituita dalla polvere e dai frammenti e viene impiegata per l’esclusiva distillazione.

CENNI STORICI
L’etimologia del termine “incenso” deriva dal latino incendere, bruciare se collegato al fuoco. Mentre il termine “profumo” deriva sempre dal latino per fumum, per mezzo del fumo. Le fumigazioni profumate che si sviluppano sono da sempre offerte per onorare le divinità, sia nei culti religiosi orientali che in quelli occidentali. Nell’antichità la considerazione verso questa resina era tale da considerare sacri i proprietari delle piante. Si è calcolato che a Babilonia bruciassero 26.000 chilogrammi di incenso l’anno, che gli Assiri ne offrissero al dio Baal 60.000 chilogrammi solo durante la festa annuale a lui dedicata e che per l’incoronazione di Erode fossero stati reclutati 500 schiavi, ognuno con un braciere, affinché tutti gli invitati alla festa fossero avvolti in una nube di profumo. Alcuni studiosi dell’Accademia di Lipsia, nel 1981, hanno scoperto che nell’incenso, durante le fumigazioni, si sviluppano sostanze psicoattive in grado di provocare uno stato di ampliamento della coscienza. Tali sostanze chimicamente simili ai T.H.C. contenuti nella canapa indiana. Nell’antico Egitto, oltre all’uso religioso, l’incenso veniva utilizzato anche in cosmesi per la preparazione di maschere di bellezza e come costituente principale del kohl, il “mascara” degli antichi. Esso veniva impiegato a quest’ultimo scopo anche per motivi medici in quanto le sue proprietà antisettiche proteggevano gli occhi dalle infezioni. Nella tradizione sia occidentale che orientale, il suo uso terapeutico è orientato verso un ampio spettro di malattie come sifilide, reumatismi, infezioni della pelle, disturbi digestivi, infezioni respiratorie ed urinarie e squilibri nervosi.
 
PIANETA GOVERNATORE:  Numerose caratteristiche comuni a tutte le piante solari come la capacità di essere stimolanti, toniche, riscaldanti e soprattutto rigeneranti, fanno, senza dubbio, comprendere come questa pianta sia dominata dal sole.

CHAKRA di riferimento: Il compito di quest’essenza di elevarci spiritualmente e distaccarci dal mondo materiale viene raggiunto grazie ad una alta capacità di dialogo energetico con il nostro 7° chakra.
  
PROPRIETÀ :
  • ANTISETTICO
  • CICATRIZZANTE
  • ASTRINGENTE
  • CICATRIZZANTE
  • SEDATIVO
  • TONICO UTERINO
  • RESPIRATORIO

FA BENE IN CASO DI....
  • trattamenti spirituali
  • cura della pelle
  • ferite
  • parto
  • linfonodi
  • laringite
  • ansie e paure
  • cistite
  • asma
  • stress
  • cicatrici

CONSIGLI X L'USO:
  • x massaggio afrodisiaco: 6 gocce + 6 gocce Sandalo + 6 gocce Patchouly in olio di Riso Caldo
  • x rughe da stress: 1 goccia + 1goccia Sandalo + 1 goccia Gelsomino in crema viso naturale
  • x asma: frizione al petto miscelato con Eucalipto o Rosa Riviera
  • x bagno spirituale: 6 gocce + 6 gocce di Mirra 
  • x parto: impacco al basso ventre miscelato con lavanda in fluido
  • x migliorare la sfera affettiva: massaggio nella parte alta del corpo con 4 gocce + 4 gocce di Gelsomino + 4 gocce di Melissa
  • x raffreddore con tosse convulsa: impacco caldo ai polmoni con Rosa e Eucalipto
  • x influenza e tosse: fare un bagno caldo aromatico preparato con 6 gocce di olio essenziale di incenso e 6 gocce di olio essenziale di cipresso emulsionate in un cucchiaio colmo di miele, quindi aggiunte all’acqua. 
  • x le rughe: aggiungere a 10 ml di olio di rosa mosqueta 3 gocce di olio essenziale di incenso e applicare un velo leggero del prodotto nelle zone soggette a invecchiamento (viso, collo, décolleté).
  • x smagliature (recenti): aggiungere 2 gocce di olio essenziale di incenso e 2 di sandalo a un cucchiaino di crema base o di gel di aloe e applicare sulla zona interessata.
  • x dolori mestruali: Versa 1 o 2 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio di mandorle ed effettua dei massaggi all’altezza del basso ventre.
  • x tristezza e stati d’animo negativi: Diffondere nell’ambiente 3 o 4 gocce di olio essenziale.

CONTROINDICAZIONI
Evitare l’uso in caso di ipersensibilità al prodotto; evitare il contatto con la pelle dell’olio puro, è sempre consigliato diluirlo in un olio neutro.


FONTI
www.miglioriamoci.it
www.viversano.net

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