giovedì 30 ottobre 2014

OE di Rosa Damascena

 
Olio Essenziale di Rosa Damascena
(Rosa damascena - Rosaceae)
 
Nota di cuore: profumo floreale, morbido, delicato

AROMATERAPIA: 
La rosa sviluppa la pazienza, la dolcezza, l'amore e la devozione.
Dona armonia ed aiuta ad avere fiducia
in se stessi, equilibrando emozioni negative di collera,gelosia, stress.

Favorisce l'elevazione ai livelli spirituali.
Dona la gioia di vivere. Apre i centri spirituali. Scaccia emozioni e pensieri negativi.

 Armonizzazioni con altri oli essenziali:

Gelsomino Egitto, lavanda vera, neroli e sandalo India (legno), verbena.

FAMIGLIA: Rosaceae
NOMI COMUNI: Rosa di Bulgaria, rosa di Damasco, rosa della quattro stagioni, Rosenoel - absolut (ted.), absolute of rose (ingl.), absolue de rose (fr.).
 
PROVIENIENZA: La rosa damascena è originaria dall’oriente. Oggi la si coltiva soprattutto in Bulgaria ed in Turchia, nella regione dell’Anatolia.


PRINCIPI ATTIVI: Citronellolo, geraniolo, nerolo l-linalolo, alcool feniletilico.

PARTE UTILIZZATA: Petali dei fiori

METODO DI ESTRAZIONE: L’olio essenziale di rosa damascena non si estrae per distillazione in corrente di vapore. Questa impossibilità è data da un eccessivo agglutinarsi dei petali che così facendo impediscono un naturale passaggio del vapore. Si opera quindi una distillazione ad acqua, anche se questa metodica risolve definitivamente il problema in quanto si presta all’ammassarsi dei petali stessi. L’olio di rosa estratto è solubile nell’acqua e solo una parte si separa dopo la distillazione, per questo motivo si preferisce un’assoluta di rosa, la quale mantiene più intatte le caratteristiche complessive del fiore. La distillazione risulta quindi utili solo allo scopo di ottenere contemporaneamente la famosa “acqua di rose”.

LA PIANTA: Esistono quasi 6.000 qualità di rose, ma pochissime sono quelle che posseggono la comune fragranza. La più utilizzata a scopo curativo è senz’altro la R. damascena, che si suppone si sia sviluppata come ibrido della R. gallica e della R. canina. Malgrado questa pianta possa crescere spontaneamente, la qualità migliore è ottenibile solo da coltivazioni estensive che sfruttino climi particolarmente favorevoli. La pianta della rosa è un arbusto spinoso di piccole dimensioni che può raggiungere i 2 metri di altezza, le foglie di colore chiaro hanno disposizione e forme tormentose. I suoi fiori sono di colore rosa scuro, molto fragranti e provvisti di 36 petali. Il raccolto delle rose avviene dopo il terzo anno di età della pianta, nel periodo primaverile e dura 3-4 settimane. Le rose raccolte al primo mattino danno la migliore resa in termini di quantità e qualità di essenza. I fiori si staccano appena sotto il calice e vengono lavorati immediatamente per evitare fermentazioni.

CENNI STORICI
Il nome botanico, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola sanscrita vrad o vrod, che significa “flessibile”; secondo altri, invece, dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa “rosso”. La rosa è l'archetipo del fiore e il simbolo dell'amore sia profano che divino.
Conosciuta da più di 3000 anni. Le civiltà antiche la usavano come ingrediente principale nella fabbricazione dei profumi e dei cosmetici insieme ad altri olii essenziali. Gli Arabi e i Berberi del Marocco hanno distillato e prodotto l'acqua di rose fin dal I secolo a. C e utilizzato l'infusione delle sue foglie per le proprietà antistress, toniche e antisettiche.
La rosa è stata associata a significati e simbolo molto varie e complesse, secondo l'epoca e il luogo di riferimento; In particolare, può rappresentare in modo ambivalente tanto l'amore passionale quanto la purezza e la verginità, l'elevazione spirituale e la vanità, il segreto (come nell'espressione sub rosa), la bellezza, la sensualità, la decadenza.
Nel mondo greco, la rosa era associata al mito di Adone e Afrodite: la dea, innamorata del giovane cacciatore, nulla poteva fare per salvarlo dalla morte provocata dall'attacco di un cinghiale. Nel soccorrere l'amato, Afrodite si ferisce con dei rovi e dal suo sangue fece sbocciare delle rose rosse (altre fonti riferiscono di anemoni). Zeus commosso dal dolore della dea, permise ad Adone di vivere quattro mesi nell'Ade, quattro nel mondo dei vivi, e altri quattro dove avrebbe preferito: per questo la rosa viene considerata simbolo dell'amore che vince la morte e anche di rinascita.
I Romani festeggiavano i Rosalia, legati al culto dei morti, in un periodo compreso tra l'11 maggio e il 15 luglio: questa festa delle rose si trasmise nel mondo cristiano, sostituita dalla Pentecoste, che infatti è anche chiamata "Pasqua delle rose". La pianta era inoltre presente nel culto di Bacco, per la credenza che impedisse agli ebbri di rivelare i propri segreti.
Nell'iconografia della mistica cristiana la rosa, per la bellezza, il colore, per il mistero della sua forma, apprezzata da tempo immemorabile, indica la coppa che raccolse il sangue di Cristo o la trasformazione delle gocce di questo sangue o le ferite di Cristo stesso. A questa simbologia appartengono sia la coppa del Santo Graal sia la rosa celeste (rosa candida) della “Divina Commedia” di Dante. È ricordata anche la rosa mistica delle Litanie della Madonna.
E’ indubbio che il simbolismo esoterico, che la sua armonia e forma suggeriscono, abbia pervaso molti testi del passato. Tuttora si prende a prestito la sua forma per rappresentare il sacro Graal, mentre i rosoni abbelliscono le facciate delle antiche cattedrali, alludendo al paradiso. Citando il noto Rosario non potrebbe mancare un ricordo della famosa “guerra delle due rose” dove agli aspetti crudeli della rosa bianca e della rosa nera simboleggiavano la guerra fratricida, nell’Inghilterra medievale, fra le casate degli York e dei Lancaster. Nella tradizione popolare erboristica la si trova, protagonista di un ruolo importante, fin dal Medioevo. Veniva usata per un’ampia gamma di disturbi, dalle infezioni oculari, alla febbre della peste, dai problemi digestivi, alle congestioni epatiche fino ai problemi legati al ciclo mestruale ed alla insufficienza circolatoria. Molte infine sono le pozioni a base di rosa che si trovano alla voce “afrodisiaco”.

La rosa è una delle essenze più difficili da distillare, perché occorrono 6 tonnellate di petali per ricavare 1 kg di olio essenziale; e questa poca resa giustifica, purtroppo, il prezzo elevato del suo olio essenziale. La raccolta inizia da metà maggio a metà giugno, alle 4 del mattino e termina alle 9, dopo quest'ora infatti, diventa troppo caldo, per cui le sottili part volatili della rosa andrebbero parzialmente perse.
 
PIANETA GOVERNATORE: Nulla più della rosa potrebbe portarci alla mente il concetto di bellezza. Da questo assunto l’associazione della rosa e del suo profumo a Venere, la dea della bellezza, viene spontaneo. Oltre a questo collegamento logico esistono però numerosi legami tecnici che sottolineano come la modalità di azione e gli obiettivi di questa pianta e del suo aroma siano spiccatamente simili a quelli di Venere.
 
CHAKRA di riferimento: L’azione mirata, specialmente sul piano emotivo, nei confronti del cuore, suggerisce bene come il canale energetico prediletto dalla rosa sia il 4° chakra.
  
PROPRIETÀ :
  • ARMONIZZANTE
  • EQUILIBRANTE
  • LENITIVO
  • TONIFICANTE
  • ASTRINGENTE
  • ANTIRUGHE
  • AFRODISIACO
  • ANTISPASTICO
  • DIGESTIVO
  • LASSATIVO

FA BENE IN CASO DI....
  • stress
  • dolori mestruali
  • squilibri ormonali
  • infertilità maschile
  • problemi digestivi
  • cefalea
  • fuoco di Sant'Antonio
 
CONSIGLI X L'USO:
  • Diffusione ambientale: 1 gc per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.
  • Olio per massaggi: in 200 ml di olio di mandorle dolci mettere 20 gocce di olio essenziale, massaggiare il corpo durante la gravidanza o in caso di smagliature e pelle secca.
  • Crema antirughe: qualche goccia in una crema neutra la renderanno un prezioso rimedio antietà.
  • x lo stress: Quattro gocce di olio essenziale di rosa diluite in un cucchiaio di olio di jojoba e applicate al centro della fronte, sotto il mento e intorno all'ombelico, con un messaggio circolare ripetuto tre volte: ecco un'ottima strategia per combattere lo stress. Per completare e amplificare l'effetto rilassante del messaggio, è possibile bere una tazza di tè alla rosa.
  • x desiderio sessuale: L'eros è uno dei primi aspetti a essere danneggiati da stress e ansia; la rosa unita al gelsomino ha effetti benefici sulla sessualità e aiuta a prevenire il calo del desiderio. Prima di coricarsi, un massaggio con due gocce di olio essenziale di rosa e due di  gelsomino ha un effetto positivo sulla funzione genitale femmine e sul desiderio. Il massaggio deve essere fatto disegnando due linee immaginarie che partono dai capezzoli e scendendo fino all'ombelico.
  • x digestione: Oltre ad avere un effetto terapeutico in caso di disturbi digestivi, la rosa, ha un potere benefico sull'intero apparato digerente. Un massaggio dopo i pasti con olio essenziale di rosa, in prossimità dell'ombelico e della bocca dello stomaco, aiuta la peristalsi e il processo digestivo. Un infuso di petali di rosa, basilico, menta e fiori di achillea subito dopo i pasti è invece ottimale per un'azione antispasmodica e per una corretta digestione.
  • x la fame nervosa: L' olio essenziale di rosa, unito a quello di vaniglia, placa la fame nervosa, contribuendo a controllare gli spasmi degli organi digestivi che spingono ad abbuffarsi: un massaggio con oli essenziali di rosa e vaniglia mezz'ora prima dei pasti favorisce il rilassamento del sistema nervoso e l'appagamento della voglia di dolce. Ombelico, stomaco e centro della fronte sono i punti strategici da massaggiare per aiutare il processo digestivo.
  • x tensione nervosa: un bagno distensivo con 3 gocce di olio essenziale nella vasca da bagno preferibilmente la sera prima di andare a letto, restare immersi fino a quando vi sentirete completamente rilassati.
  • x cefalea: ungere i polpastrelli con poco olio vegetale e 1 goccia di olio essenziale e frizionate delicatamente le tempie e la fronte con un leggero movimento rotatorio.

CONTROINDICAZIONI
Alle dosi consigliate, non presenta controindicazioni


FONTI
www.curenaturali.it
www.riza.it

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